Le diverse misure introdotte dall’ultimo decreto fiscale (DL n. 146/2021 collegato alla Legge di Bilancio) prevedono un impegno in prima linea da parte delle istituzioni, in particolar modo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per garantire condizioni di sicurezza e invitare i datori di lavoro ad un maggiore senso di responsabilità e rispetto delle regole.
Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2021 e in vigore dal giorno successivo conferma quanto anticipato dal comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri, dopo l’approvazione del testo in data 15 ottobre 2021.
Le morti sul lavoro degli ultimi mesi sono state un campanello d’allarme e la motivazione per cui oggi il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi esprime la sua soddisfazione in merito al testo recentemente approvato:
“Inaspriamo le sanzioni per le imprese che non rispettano le regole, diamo nuovo impulso al processo di informatizzazione per migliorare i controlli. Vogliamo dare un segnale inequivocabile: non si risparmia sulla vita dei lavoratori”.
Sono due le situazioni che portano alla sospensione dell’attività a seguito di ispezione:
- la presenza del 10% di lavoratori irregolari, l’attuale percentuale è fissata al 20% ;
- gravi violazioni per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
Due saranno anche i canali preferenziali che renderanno il controllo efficace su tutto il territorio nazionale: il potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (che ha già previsto nuove assunzioni) e il rafforzamento del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro.
Quali sono i rischi e le sanzioni per le aziende che non si adeguano agli standard di sicurezza?
I datori di lavoro che risulteranno passibili di sanzione dovranno pagare una somma di 2.500 euro che diventeranno 5.000 euro nel caso di impiego di più di 5 lavoratori irregolari.
Inoltre, il datore di lavoro che non rispetta il provvedimento di sospensione è punito con l’arresto fino a sei mesi nei casi di violazione di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare. Dopo la sospensione è previsto il pagamento di una somma aggiuntiva per riprendere l’attività produttiva oltre al ripristino delle regolari condizioni di lavoro. L’importo di tale somma è variabile e dipende dalla violazione. La somma è inoltre raddoppiata se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto provvedimenti di sospensione.
Alla luce di tutti gli aspetti evidenziati dal Decreto e di un’attenta valutazione di rischi e opportunità è forse arrivato il momento di pensare alla “messa in sicurezza” come un investimento necessario per evitare sanzioni gravi in grado di causare un vero e proprio stop all’attività imprenditoriale.
Affidarsi a professionisti è sicuramente la scelta più giusta. Adeguare la propria azienda agli standard di sicurezza comporta infatti competenze specifiche che un imprenditore solitamente trova in diverse figure specializzate che ruotano intorno all’ecosistema aziendale.
Il Business Project C-360 di Certform nasce per rispondere alle diverse esigenze aziendali anche in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso un’analisi attenta che aiuta le imprese ad espletare tutti gli adempimenti necessari previsti dal T.U. 81/08. Inoltre, la formazione, il monitoraggio e il supporto continuo, da parte di Certform, rendono quest’ultima un vero e proprio punto di riferimento per l’imprenditore.
Scrivendo a segreteria.commerciale@certform.it potrai chiedere una consulenza gratuita e senza impegno in materia di Sicurezza & Salute sui luoghi di lavoro e capire quali sono le misure da attuare all’interno della tua azienda.