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Piano socio-economico regione campania e ammortizzatori sociali: quali saranno i vantaggi per i lavoratori e le imprese?

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Il Presidente Vincenzo De Luca, il 4 Aprile 2020 – con il contributo delle proposte pervenute da istituzioni locali, gruppi politici, organizzazioni sociali, sindacali e imprenditoriali, istituzioni bancarie, il volontariato e le organizzazioni religiose – ha definito il Piano Socio-Economico della Regione Campania contro la crisi, stanziando oltre 604 milioni per fasce deboli e imprese.

Tra le misure principali assunte dalla Regione si segnala:

Contributo alle famiglie con disabili

Tale misura può essere rivolta, in primo luogo, ai bambini con disabilità (anche autistica) in età scolare ed eventualmente essere estesa ai disabili non gravi con ISEE basso. La platea di destinatari, attualmente stimata in circa 51 mila unità, dovrà essere definita sulla base degli elenchi che verranno forniti dalle ASL. Si prevede un bonus di circa € 600 per beneficiario.

Pensioni al minimo portate a 1.000 euro per due mesi

Sostegno straordinario a favore dei pensionati titolari di pensioni sociali e di assegni sociali: nei mesi di maggio e di giugno prossimi, a tutti i pensionati che percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore a 1.000 euro la Regione Campania erogherà un contributo tale da garantire i 1.000 euro al mese. Poiché l’importo medio mensile erogato dall’INPS a questi soggetti è pari a 497 euro, la Regione Campania coprirà mediamente i restanti 503 euro.

Potrà essere utilizzato per le seguenti spese:

˗ servizi di assistenza sociosanitaria domiciliare;

˗ servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto medicinali,

commissioni varie;

˗ acquisto di strumenti informatici o tecnologie per favorirne l’autonomia;

˗ acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale.

Beneficiari: pensionati titolari di assegni sociali e pensioni sociali che percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore a 1.000 euro: 75.665 persone.

Contributo di 2.000 euro alle imprese commerciali, artigiane e industriali alle microimprese (imprese artigiane, commerciali, di servizi o industriali con meno di 10 addetti e fino a 2 milioni di euro di fatturato), che rientrano nei settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria, viene erogato nel mese di aprile un contributo una tantum di 2.000 euro; tale misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale del sistema delle Camere di Commercio e dei Dottori Commercialisti; si stima di sovvenzionare circa 40.000 imprese.

Bonus a professionisti e lavoratori autonomi

Ai professionisti/lavoratori autonomi (che hanno fatturato meno di 35mila euro nel 2019 e che autocertifichino una riduzione delle attività nei primi 3 mesi del 2020) viene erogato nel mese di maggio di un assegno individuale una tantum di 1.000 euro ad integrazione di quello già riconosciuto dal Governo nazionale con il DL 18/2020 (Cura Italia). Tale misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale dell’INPS e delle Casse di previdenza degli ordini professionali.

Bonus alle aziende agricole e della pesca

In particolare, del florovivaismo, dell’ortofrutta, della zootecnia (bufalini, bovini, ovi caprino), della pesca e dell’acquacoltura.

I requisiti che devono possedere le imprese sono:

  • per le imprese agricole essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all’INPS;
  • per la pesca essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all’INPS;
  • per l’acquacoltura essere imprese agricole iscritte all’INPS.

Ciascuna azienda, come sopra individuata, interessata dalla crisi determinata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, riceve un contributo una tantum commisurato nel seguente modo:

– 1.500 euro per le aziende che hanno fino a 5 dipendenti;

– 2.000 euro per le aziende che hanno più di 5 dipendenti.

30 milioni per il comparto del turismo

Tale sostegno è di rapida corresponsione in quanto erogato direttamente dall’INPS attraverso le proprie banche dati. Secondo i dati forniti da Federalberghi Campania, la platea degli aventi diritto è di circa 25.000 lavoratori per un importo di 300 euro mensili ciascuno per 4 mensilità.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

In seguito, il 19 Marzo 2020 è stato firmato per la Regione Campania dall’Assessore al Lavoro, Sonia Palmeri; dall’Assessore Regionale alle attività Produttive, Antonio Marchiello e per l’Inps Regionale da Maria Giovanna De Vivo il documento che approva la cassa integrazione in deroga.

Il trattamento di integrazione salariale, CIG in deroga, può essere riconosciuto ai datori di lavoro del settore privato (aziende industriali, artigiane, cooperative, datori di lavoro non imprenditori, associazioni e fondazioni riconosciute), ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro, per la durata della sospensione del rapporto e comunque per una durata non superiore a nove settimane, limitatamente ai lavoratori in forza alla data del 23 febbraio 2020. Dall’applicazione di tale trattamento sono esclusi i datori di lavoro domestico.

La verifica preventiva dei requisiti e delle condizioni di accesso a tali ammortizzatori sociali è responsabilità esclusiva del datore di lavoro che ne dà attestazione all’atto della richiesta di cassa integrazione guadagni in deroga.

Il datore di lavoro può presentare l’istanza di CIG in deroga dando atto dell’informativa data alle organizzazioni sindacali e nello specifico alle organizzazioni sindacali regionali, territoriali, di categoria o alle RSU/RSA (Rappresentanza Sindacale Unitaria/Rappresentanza Sindacale Aziendale) per l’attivazione e attestando l’esistenza del pregiudizio alla attività dell’impresa e per gli stessi lavoratori di cui sopra, che giustifichi il ricorso alla CIG in deroga. La domanda di concessione del trattamento viene inoltrata a cura del legale rappresentante dell’azienda alla Regione Campania – Direzione Generale dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e delle Politiche Giovanili, esclusivamente utilizzando l’apposita procedura informatica resa disponibile sul portale istituzionale della Regione.

I trattamenti sono concessi dalla Regione, che provvede ad istruire le domande secondo l’ordine cronologico di presentazione, con decreto da trasmettere all’INPS in modalità telematica – per il tramite del SIP “Sistema informativo percettori” – entro quarantotto ore dall’adozione e la cui efficacia è in ogni caso subordinata alla verifica del rispetto dei limiti di spesa di cui ai decreti di riparto delle risorse, tra le regioni e province autonome, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali adottati di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Unitamente al decreto di concessione viene trasmessa una lista dei beneficiari – comunicati e certificati dai datori richiedenti – all’INPS, che provvede all’erogazione delle già menzionate prestazioni, previa verifica del rispetto, anche in via prospettica, dei limiti di spesa.

La concessione del trattamento avviene con pagamento diretto da parte dell’INPS.

Inoltre, l’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa, fornendo i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e alla Regione. Qualora dal predetto monitoraggio emerga che è stato raggiunto, anche in via prospettica il limite di spesa, la Regione, a seguito di formale comunicazione da parte dell’Istituto, non potrà in ogni caso emettere altri provvedimenti concessori.

L’invio delle domande è iniziato dalle ore 13,00 del 30 marzo 2020.

Il format di domanda, adeguatamente integrato, è scaricabile solo dalla home page del sito www.cliclavoro.lavorocampania.it e dal portale http://lavoro.regione.campania.it.

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