Al giorno d’oggi, investire nella formazione aziendale è una condizione imprescindibile per tutte quelle aziende che vogliono mantenere quote di mercato e avere un vantaggio competitivo.
Ne parliamo insieme a Giovanna Mascolo, Direttore Tecnico di Certform.
La consapevolezza che il mondo stia cambiando e che la capacità di adattamento delle aziende diventi una variabile strategica per restare sul mercato spinge gli imprenditori a considerare la formazione come una leva fondamentale per differenziare contenuti, metodi e risorse aziendali da coinvolgere.
Una formazione efficace garantisce la massima qualifica alle risorse impiegate, in maniera che l’organizzazione possa consolidare la sua competitività.
Le imprese italiane stanno cominciando a percepire il valore della formazione aziendale come driver di crescita e progresso sul mercato.
Da questa esigenza nasce un importante quesito: esistono fondi da destinare alla formazione del personale?
Si può optare per Bandi e Avvisi (Ministeriali, Regionali, Europei, Fondi Interprofessionali) che permettono di ottenere contributi per accedere a corsi di formazione.
La nostra esperienza sul campo ci ha portati ad attuare una vera e propria campagna informativa nei confronti di imprenditori che non conoscevano tali opportunità. Tra queste i fondi interprofessionali. A tali fondi attingono infatti soltanto il 45% delle imprese del territorio.
I Fondi Interprofessionali offrono l’opportunità alle azienda di fare formazione gratuita per i dipendenti e funzionano così: annualmente ciascun imprenditore versa il 0,30% dei contributi all’INPS per il personale.
È possibile sfruttare questa somma per corsi di formazione, beneficiando inoltre di una consulenza gratuita e personalizzata che permette di individuare il miglior percorso da intraprendere.
Quali sono i corsi a cui le aziende possono accedere?
I corsi sono diversi,oltre a quello relativo alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, l’offerta formativa spazia in diversi ambiti come ad esempio: marketing, informatica o anche lingue straniere e contabilità, soft skills o corsi specifici in base al settore di riferimento. Insomma, qualsiasi percorso in grado di migliorare le competenze di base o accrescerne di nuove.
Quali sono i vantaggi? Molteplici! E mi basterà elencarli:
– qualificazione e riqualificazione del personale dipendente, secondo i principi della lifelong learning;
– aumento delle competenze, attualizzate ai nuovi fabbisogni, anche in chiave di sviluppo secondo il Piano Industria 4.0;
– Controllo sulla gestione dei costi aziendali dedicati alla formazione, garantendo quindi un risparmio;
– rendere il gruppo di lavoro più partecipe e soddisfatto in un’ottica di miglioramento della produttività;
– crescita e progresso per aumentare la competitività dell’azienda.
Come poter accedere e sfruttare questa opportunità?
Attraverso la consulenza dei nostri esperti analizziamo fabbisogni e obiettivi individuando i percorsi formativi necessari per accrescere le competenze e di conseguenza il rendimento delle risorse e dell’azienda stessa.
Oggi più che mai la formazione è tassello fondamentale e condizione necessaria per la crescita e la competitività aziendale.
Il Covid-19 si è mostrato un vero e proprio ‘acceleratore’ in grado di porre l’accento su mancanze e limiti portando molte realtà aziendali ad una nuova consapevolezza, necessaria per l’attuazione di un vero cambiamento. Proprio per questo nasce la necessità di una maggiore competitività che si traduce in investimenti sul capitale umano con il vantaggio di poter sfruttare le opportunità illustrate.